La migliore modalità di preparazione della pasta alla Gricia è con le mezze maniche, una pasta molto ruvida con la “capacità” di accogliere al suo interno i pezzi di guanciale.
Origini della Pasta alla Gricia
La storia della pasta alla gricia è avvolta nel mistero, con diverse teorie che ne contestano l’origine. Qui vi proponiamo la principale ipotesi.
La gricia: la pasta antenata dell’amatriciana
La pasta alla gricia è una pasta semplice che deriva della tradizione dei contadini, si andava in mezzo al campo con il bestiame portandosi un po’ di “pecorino stagionato” e un bel “guanciale stagionato”.
La pasta è realizzata proprio con questi due ingredienti che vanno a creare un sapore speciale semplicemente mescolando il sapore del formaggio che si scioglie nel piatto con la pasta calda e il guanciale che con la sua struttura, saltandolo in padella, non ha bisogno di ulteriori condimenti.
Secondo questa linea tradizionale la pasta alla Gricia deve il suo nome alla zona di GRISCIANO, un area del centro Italia, nel comune di Amatrice. Questa zona era rinomata proprio per la produzione di guanciale e pecorino, ingredienti chiave del piatto. Successivamente, con l’arrivo delle coltivazioni del pomodoro intorno al XVII secolo si passo anche alla produzione della AMATRICIANA. Alcuni studiosi sostengono che la gricia sia l’antenata dell’amatriciana. In origine, la ricetta non includeva il pomodoro, ingrediente importato in Europa solo nel XVI secolo. La “gricia” rappresentava quindi la versione “bianca” del piatto, tipica della cucina pastorale laziale.
Un’altra ipotesi: la gricia dei grici
Un’altra ipotesi vede una vera e propria origine da parte dei “romani”: I “grici”. Secondo questa teoria, il nome deriva dai “grici”, venditori ambulanti di pane e altri generi alimentari a Roma. Questi mercanti, molti dei quali provenivano dalla Valtellina (all’epoca possedimento dei Grigioni), offrivano ingredienti semplici come guanciale, pecorino e pepe, che venivano poi utilizzati per preparare la pasta.
Ingredienti della ricetta
La realizzazione di questa pasta alla gricia è da farsi con dosi ben abbondanti, in quanto la gente sicuramente non lascerà nulla nel piatto, pertanto consideriamo circa 100 grammi di pasta per ogni persona. Insieme alla pasta occorre considerare circa 30 g di pecorino a persona, circa 30 g di guanciale e pepe nero macinato fresco a piacere. Tra gli ingredienti aggiungiamo anche mezzo bicchiere di vino bianco per sfumare il nostro condimento.
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Preparazione della pasta
Per preparare le mezze maniche alla gricia occorre preparare una pentola con circa 750 cl d’acqua per ogni 100 g di pasta, quindi per la nostra porzione da 4 persone la pentola dovrà contenere almeno tre litri d’acqua.
Occorre salare l’aqua, ma facciamo attenzione, perchè il guanciale è già saporito e di conseguenza serve un piccolo pugno di sale da sversare nell’acqua non appena arriva ad ebollizione.
Una volta che l’acqua bolle e abbiamo messo in cottura la pasta, tenendo ben presente il tempo di cottura riportato sulla confezione, facciamo attenzione a tirarla fuori 1 o 2 minuti prima in modo da terminare la cottura in padella.
Mentre la pasta sta cuocendo occorre predisporre la padella, assolutamente antiaderente, con il nostro guanciale tagliato a cubetti da circa mezzo centimetro. Tenendo il guanciale a fuoco medio, il grasso in eccesso uscirà e creerà il condimento di base che insaporirà la pasta. Proprio per deglassare il grasso dalla padella utilizziamo il mezzo bicchiere di vino per sfumare il condimento non appena inizia a sfrigolare e facciamolo evaporare.
Scoliamo la pasta facendo attenzione a non passare l’acqua di cottura nella padella del guanciale e terminiamo la cottura della pasta saltandola, aggiungendo tre quarti del formaggio disponibile e il pepe macinato fresco. Impiattiamo il tutto finché caldo e aggiungiamo il formaggio restante in cima al nostro piatto.
La pasta ancora calda continuerà a far sciogliere il formaggio e sarà pronta per la nostra tavola.
BUON APPETITO
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